Il Mistero dei templari

IL MISTERO DEI TEMPLARI

BACKGROUND

Anno 2134, 32km di distanza dall’orbita terrestre. Dalla vetrata che scorre lungo due delle pareti dell’ufficio è possibile osservare un infinito oceano di oscurità, interrotto solo ogni tanto da piccole scintille luminose. In basso, si scorge a malapena la curvatura del pianeta e la stretta linea blu che delimita la sua atmosfera. Di spalle e
indifferente a questo spettacolo, il sovrintendente dell’Istituto di Ricerca e Controllo
Temporale muove freneticamente le dita sul suo programma di interfaccia olografica. Con un gesto repentino cancella tutte le proiezioni digitali e poi estrae da uno dei cassetti della sua scrivania un oggetto anacronistico: quella che sembra essere un’antica pergamena. Con delicatezza se la rigira tra le mani e poi lentamente la svolge e ne osserva il contenuto. Rimane in silenzio alcuni istanti e poi dice “Computer, verifica che sia un originale”, la voce digitale del computer replica alla richiesta dell’uomo “La verifica di autenticità è stata effettuata già due volte, avviare una terza verifica?” in maniera brusca e infastidita il sovrintendente risponde al computer “Inutile ferrovecchio ti ho fatto una richiesta, continua con l’analisi” all’improvviso un fascio di luce olografica circonda la pergamena e a mezz’aria nelle sue prossimità iniziano a comparire dati tecnici e analisi del materiale. Dopo qualche istante i dati scompaiono e la voce robotica comunica al sovrintendente “Veridicità confermata, si tratta di un frammento dell’antico diario di Ugo de Payns”. L’uomo sbuffa innervosito, ma poi inizia a leggere traducendo ad alta voce un estratto di quanto contenuto nel documento “Il signore mi mise davanti sei prove che mi condussero alla montagna sacra, dove usai la chiave e trovai la dimora che custodiva la sua parola”. Il sovrintendente alza lo sguardo e si rivolge alla figura che per tutto questo tempo ha osservato la scena attraverso uno degli schermi dell’ufficio. L’uomo dello schermo si rivolge al sovrintendente “Mi sembra chiaro che questa volta dovremo usare metodi non convenzionali, la posta in gioco è troppo
alta per rischiare”, il sovrintendente annuisce e gli risponde “Ho già in mente chi mandare, non si tratta solo di un team di eccellenza, sto pensando a qualcuno che sappia davvero pensare fuori dagli schemi”. L’uomo dello stringe gli occhi “Spero che i tuoi uomini siano davvero in gamba, c’è il serio rischio che l’informazione sia arrivata anche a loro” Il sovrintendente annuisce “Temo che sia così, ma anche non lo fosse non possiamo rischiare che finisca nelle mani sbagliate”. La porta dell’ufficio si apre di scatto, il segretario del sovrintendente entra trafelato e dice “Signore, c’è un problema: il dispositivo temporale è stabile ma alcune interferenze crono fisiche di origine sconosciuta ci impediscono di mantenere agganciato il tunnel temporale per periodi prolungati”. L’uomo dietro lo Schermo risponde per primo “Come sospettavamo è già cominciata e loro sono un passo davanti a noi, quali sono gli ordini?”, il sovrintendente gli fa un cenno con il capo e gli dice “Qui ci penso io, tu prosegui con i preparativi stabiliti” dopodiché lo schermo che proiettava l’uomo si spegne e il sovrintendente si rivolge al suo sottoposto “Prepara un canale con la sezione operativa, dobbiamo convocare la squadra il più velocemente possibile. Inoltre contatta i nostri uomini al Museo di Storia del Terzo Millennio e controlla che tutti i sistemi di sicurezza siano ancora attivi. Stiamo per dare il via al protocollo delta gamma due, dobbiamo essere pronti a ogni evenienza”. Il segretario annuisce e si avvia a passi rapidi fuori dall’ufficio. Il sovrintendente tornò a osservare la pergamena e mormorò tra sé “Finalmente saremo in grado di scoprire cosa nasconde quel forziere”.