Assalto alla zecca
Un caveau pieno di soldi, un piano ben congegnato ed un gruppo di rapinatori disposti a tutto… Cosa può andare storto?
*Il pagamento è alle casse direttamente al locale
Grado di difficoltà: 5 / 5
Minimo 2 partecipanti.
Massimo 8 partecipanti. Minimo 1 over 14
Sinossi
La gente passa anni a studiare per arrivare ad ottenere uno stipendio che nei migliori dei casi gli permetterà di vivere una vita mediocre. Seguite alla lettera il piano e non dovrete lavorare mai più per il resto della vostra vita, il colpo definitivo con un piano a prova di bomba. L’obiettivo è nella Zecca di stato: un caveau pieno di denaro appena stampato. Il lavoro meglio retribuito della storia. Ma non è tutto oro quello che luccica: entrare è facile, ma scappare col malloppo prima che la polizia vi catturi è tutta un’altra storia. Riuscirete a uscire in tempo da questa trappola per topi?
ASSALTO ALLA ZECCA
INTRODUZIONE
Siete parte della più grande rapina della storia. Avete studiato il piano fin nel minimo dettaglio, sapete tutti cosa fare e siete pronti a ogni evenienza. L’obiettivo è nella Zecca di Stato: un caveau pieno di banconote appena stampate. Un bottino che vi permetterà di trascorrere il resto dei vostri giorni seduti su una spiaggia a sorseggiare cocktail. Ma sapete bene che niente è davvero così semplice: si tratta di un lavoro veloce e avete un piano a prova di bomba… per entrare, ma fuggire con il bottino prima che la polizia vi catturi è tutta un’altra storia. Una volta entrati nel caveau e recuperati i soldi viene la parte difficile: uscire prima che la polizia giochi con voi come il gatto col il topo. Il tempo è poco e la collaborazione è essenziale, ma non è facile fidarsi degli altri quando sono in gioco così tanti soldi. Riuscirete a fare le scelte giuste e a uscire da questa trappola mortale da ricchi e soprattutto da persone libere?
assalto alla zecca
BACKGROUND
Un uomo dalla corporatura robusta e dai lineamenti marcati era di vedetta sulla
soglia di una porta, ma il suo sguardo continuava a spostarsi nervosamente verso l’interno della stanza per poi tornare inevitabilmente a guardare di fuori. I suoi movimenti erano scattosi e mal celavano un certo nervosismo, dopo pochi istanti non riuscì più a trattenersi e esplose esclamando impaziente: “Ma quanto cavolo ci vuole?”. Oltre la porta della stanza, una donna dalla corporatura esile era china a lavorare con alcuni attrezzi su di un pannello da cui fuoriuscivano cavi dell’elettricità di diversi colori e dimensioni, non alzò neanche lo sguardo per rispondere all’uomo: “Ci vuole quanto ci deve volere, idiota”. In un moto di orgoglio l’uomo fece per muoversi verso di lei con fare aggressivo, ma si bloccò quasi immediatamente: sapeva bene che il piano doveva essere eseguito alla lettera se volevano farcela e non avevano tempo da perdere in stupide liti. Pochi minuti prima i due erano entrati
nell’edificio con cautela sotto la copertura della notte, schivando furtivamente i sistemi di sicurezza ad alta tecnologia, ma per proseguire avevano bisogno di disattivare il sistema centrale una volta per tutte o la porta del caveau sarebbe rimasta chiusa. La donna digrignò i denti infastidita dall’atteggiamento poco professionale del suo compare, non le piaceva lavorare in queste condizioni. Si strinse l’elastico che le legava i capelli e poi le sue dita frettolose tornarono a muoversi alla velocità della luce mentre riprendeva a concentrarsi sul suo obiettivo. Le pareva già di sentire il rumore delle sirene della polizia che si avvicinavano a causa di un errore, quando finalmente udì il CLACK! della vittoria, il mainframe era stato isolato e adesso potevano entrare all’interno della zecca. La colossale porta di titanio si socchiuse lentamente davanti ai loro occhi, quasi come se stesse chiedendo loro di entrare e, dopo un brevissimo momento di trionfo, i due soci accettarono quell’invito e si precipitarono all’interno dell’oscurità della struttura. Quando finalmente i loro occhi si abituarono al buio, rimasero a bocca aperta di fronte al contenuto del caveau: pile e pile di denaro appena stampato e disposto in maniera ordinata, a disposizione di chiunque si prendesse la briga di farlo suo. L’immenso spazio della stanza era completamente immerso in un silenzio di tomba, tranne che per il martellare ritmico e insistente dei loro cuori che tradivano la loro emozione. Senza proferire parola alcuna i due si lanciarono uno sguardo
significativo e dunque iniziarono a caricare di denaro i borsoni che avevano portato
previdentemente con loro. Avevano praticamente finito di svaligiare il caveau quando una delle radio appese alle loro cinture gracchiò qualcosa di a malapena comprensibile: “bzzz, bzzz ..problema! Il sistema di backup sta rientrando in funz… bzzz, bzzz” . I due ci misero alcuni istanti per assorbire davvero il contenuto di quel messaggio, poi scambiandosi fugaci occhiate di preoccupazione si precipitarono alla massima velocità in direzione dell’uscita, ma era troppo tardi: la porta del caveau si era richiusa con un pesante SLAM!.L’uomo fu il primo a rompere quel silenzio ingombrante: “Dobbiamo mantenere la calma, il capo ci contatterà presto e gli altri ci tireranno fuori da questo posto”, la donna fece una smorfia e rispose: “Le comunicazioni non funzionavano prima, figurati ora che tra noi e l’esterno c’è una lastra di titanio spessa più della tua testa vuota”, inizio a cercare qualcosa intorno e poi continuò “questa volta dobbiamo cavarcela da soli, abbiamo quasi un’ora prima che la polizia si accorga di noi”. L’uomo inspiegabilmente sorrise e poi disse indicando le borse piene di denaro: “Allora abbiamo ancora una possibilità di portarci queste bellezze con noi, diamoci da fare!”.
ASSALTO ALLA ZECCA
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La room Assalto alla Zecca è adatta per tutti gli appassionati della serie La Casa di Carta, la famosa serie che racconta l’avventura di un gruppo di criminali che cercano di rapinare la Zecca.